Quando è stata l’ultima volta che qualcuno nella tua azienda ha ricevuto un feedback?
Se la risposta è mai, oppure è una cosa che succede poco, sappi che stai tralasciando un fattore importantissimo per la tua crescita e quella dei tuoi collaboratori.
In questo articolo parleremo in particolare di feedback.
Feedback in inglese vuol dire letteralmente nutrire indietro. Ed è una fase fondamentale del processo di crescita del nostro capitale umano.
E’ grazie al feedback che possiamo lodare le persone per quello che hanno fatto bene e fargli capire dove devono migliorare, mettendo in luce quello che ci aspettiamo da loro.
Parlando di feedback ci sono alcune cose che ho imparato durante il mio cammino.
Per prima cosa la regola 5/24.
Un feedback, soprattutto se dato per correggere un comportamento sbagliato deve essere dato entro 5 minuti, o al massimo entro 24 ore dal comportamento, altrimenti perde completamente di efficacia.
Se ciò non accade, la persona in questione avrà avuto tempo per crearsi la scusa e ristrutturarsi nella sua mente perchè il suo comportamento era quello corretto e, qualsiasi cosa noi andremo a dire, molto probabilmente non riuscirà a correggere quel comportamento per il futuro.
Un’altra cosa fondamentale è la modalità ed i termini con cui diamo questo feedback. Quando possibile dobbiamo cercare di lodare in pubblico e correggere in privato. A nessuno piace fare figuracce e se un comportamento viene criticato in pubblico, probabilmente la persona tenderà a difendere le sue ragioni, invece di cogliere lo spunto di miglioramento contenuto in quel feedback. Al contrario, in privato, potremmo spingerci oltre e toccare lati del carattere della persona che abbiamo davanti, cercando di risolvere la cosa più in profondità.
Sempre su questo tema, non dobbiamo mai dimenticare di riferirci al comportamento, mai alla persona. Se qualcuno si è comportato male, è il comportamento che deve essere criticato, mai la persona. E se mentre parliamo con questa persona ci accorgiamo che la sta prendendo sul personale, dobbiamo essere bravi a farglielo capire, a rassicurarla dal punto di vista umano e riportare il discorso sul comportamento da correggere, non sulla persona.
Ci sarebbero migliaia di altre cose da dire su questo argomento, ma voglio cambiare un attimo il punto di vista.
Quando è stata l’ultima volta che abbiamo ricevuto noi un feedback?
Di solito noi imprenditori siamo a capo dell’azienda e difficilmente le persone si prendono la libertà di dirci quello che pensano di noi, oppure di criticare un nostro comportamento che reputano sbagliato.
Questo però è un grosso problema per noi. Perché limita la nostra crescita. Siamo costretti a vedere i nostri errori da soli e, senz’altro, ci mettiamo più tempo ad individuarli rispetto a quando c’è qualcuno che ce li fa notare.
Ora non dico di permettere a tutti di darci dei feedback, ma se vogliamo continuare a crescere è importante che anche noi ci circondiamo di persone in grado di farci notare quello che possiamo migliorare o quello che si aspettano da noi.
Lo dico per esperienza personale, per me è fondamentale che la prima linea dei miei manager esprima il proprio parere sul mio operato.
E se non avessimo manager che possano farlo, dobbiamo trovare un gruppo di pari che ci possa far capire come migliorare. Solo in questo modo potremmo continuare a raggiungere traguardi sempre più elevati, ma questo lo approfondiremo un’altra volta.
Per oggi è tutto, ti lascio al mio video girato sull’argomento.