Il fallimento è una grande opportunità!
Ovvio, questa è un’affermazione impopolare e molti potrebbero criticarmi, soprattutto quelle persone che sono passate per un fallimento e non sono più riuscite a rialzarsi.
Però, proprio come la Fenice è in grado di rinascere dalle proprie ceneri, anche noi imprenditori possiamo rialzarci più forti di prima da un progetto finito male.
E questo lo dico con cognizione di causa perchè nel 2013 ero a -500.000€ e la mia aziendina dell’epoca è finita in liquidazione, ma è proprio per uscire da quella situazione, e soprattutto per non tornarci mai più, che ho imparato ad essere un imprenditore migliore.
Grazie all’analisi di risultati fallimentari come quelli, possiamo capire quali sono state le scelte che ci hanno portato a quel epilogo.
Per quanto mi riguarda, se non fossi arrivato a quel livello di sofferenza, probabilmente non sarei mai riuscito a settare la mia mente per il successo, a sviluppare quelle abilità che oggi mi permettono di affrontare le mie sfide con un unico obiettivo: vincerle.
Grazie al fallimento possiamo imparare ad essere più attenti, a ponderare meglio le nostre decisioni, a prendere rischi, perchè quelli fanno parte dell’essere imprenditori, ma allo stesso tempo a non fare il passo più lungo della gamba.
Per quanto mi riguarda, la lezione più grande è stata quella di iniziare a guidare la mia azienda con il conto economico e non più con il conto corrente.
Ogni giorno infatti incontro imprenditori che prendono decisioni sul fare o non fare una cosa basandosi sui soldi disponibili sul loro conto corrente. Ma quello è un indicatore assolutamente errato per prendere decisioni.
Perchè i soldi sul conto corrente possono essere della banca che ci ha concesso una linea di credito, dei clienti che ci hanno pagato in anticipo per un servizio ancora da erogare, dei fornitori che magari ci hanno dato merci o servizi e li dobbiamo ancora pagare. Possono essere dello Stato perchè magari dobbiamo ancora pagare l’IVA o le imposte.
E quindi, solo in un caso su 5, se siamo stati bravi, i soldi sul conto corrente sono della nostra azienda.
Quindi se guidiamo l’azienda guardando il conto corrente abbiamo 4 probabilità su 5 di sbagliare. E’ per questo che le aziende devono essere guidare con il conto economico, dobbiamo conosce la differenza tra costi produttivi e costi di produzione.
Dobbiamo conoscere il nostro punto di pareggio, dobbiamo conoscere la ricchezza che siamo in grado di generare.
Solo in questo modo saremo in grado di prendere in mano le nostre aziende e guidarle al successo in modo consapevole e tutto questo io l’ho imparato grazie al fallimento.
Oggi non sarei alla guida di un gruppo imprenditoriale da oltre 20.000.000 di fatturato se non fossi passato da lì.
Quindi mettiamoci in testa di imparare dai nostri errori e più grandi sono questi errori, più abbiamo da imparare.
Ti lascio al video che ho girato sull’argomento: