Aziende orfane dell’imprenditore. Esistono davvero le aziende automatiche?

Oggi voglio porre un quesito, esisitono le aziende automatiche?

 

Per molti anni ho avuto un’azienda di mentoring imprenditoriale che insegnava agli imprenditori ad automatizzare le proprie aziende. 

 

La promessa di marketing era che l’azienda poteva funzionare senza l’imprenditore, e attenzione, resto ancora della convinzione che  l’azienda se ben posizionata sul mercato e strutturata in modo adeguato possa funzionare senza che l’imprenditore sia ogni giorno fisicamente all’interno della propria azienda.

 

Ma ci sono ci sono alcuni aspetti importanti da considerare.

 

Di certo, inserendo delle figure strategiche al suo interno ci sono una serie di funzioni che si possono delegare, in questo modo l’imprenditore, monitorando le KPI, può seguire dall’esterno l’andamento della sua azienda e decidere di abbandonare il suo ruolo operativo.

 

Va bene che ci sia un CdA o  un amministratore delegato ma quando parliamo di Piccola e Media Impresa, c’è bisogno comunque di un faro che indichi la direzione. 

 

Una figura  che, mossa dall’ambizione di raggiungere importanti traguardi, mantenga costantemente il focus su quell’azienda.

 

Si può essere imprenditori seriali e costruire aziende automatiche, ma solo se si costruisce un’azienda alla volta, altrimenti è meglio fare gli investitori e lasciare che nel progetto sia coinvolto un uomo d’impresa che si faccia carico delle sorti di quell’azienda.

 

Personalmente sono socio in decine di aziende, ma non mi sento un imprenditore seriale.

Esercito il mio ruolo di imprenditore soltanto in una di queste ed è li che dedico il 90% della mia attenzione, a tal punto che quell’azienda diventa il mio primo pensiero al mattino e il mio ultimo alla sera.

 

Nelle altre aziende in cui sono solo un investitore, hanno un ruolo attivo altri imprenditori con i quali mi confronto, ai quali fornisco comunque il mio supporto qualora si debbano prendere decisioni strategiche o delicate.

 

In queste aziende mi astengo dall’operatività quotidiana perché coloro che siedono nel board diventano i responsabili del raggiungimento dell’obiettivo strategico definito insieme.

 

Nella mia vita da Imprenditore più volte mi è stato chiesto di partecipare ad un nuovo progetto , ho avuto l’occasione di sedermi al tavolo con altri imprenditori di grande spessore che avevano già dato prova di saper raggiungere fatturati milionari e con i quali sembrava scontato poter  gettare le basi per dar vita ad una nuova azienda.

 

Ma  laddove non ho visto una chiara leadership ed una persona capace di farsi carico al 100% di portare al successo quel progetto, mi sono sempre astenuto dal proseguire.

 

Un idea, per essere vincente va comunque realizzata ed un’azienda per raggiungere risultati significativi ha bisogno di un’enorme quantità di energia imprenditoriale soprattutto se non ha ancora superato i 5 o 10 milioni di fatturato.

 

Nei primi anni di vita, un’azienda è come un bambino appena nato.

Un neonato devi nutrirlo 10 volte al giorno, devi accudirlo costantemente costringendoti a prestare attenzione ad ogni lamento e a far fronte a qualsiasi sua necessità.

Un’azienda orfana del suo un imprenditore, fa la stessa fine che farebbe un neonato senza i propri genitori. 

 

Se stiamo valutando nuove opportunità di business dobbiamo essere certi che ci sia un uomo d’impresa che vivrà per quel progetto al posto nostro, altrimenti il rischio imprenditoriale diventerà la certezza matematica di investire i nostri soldi in un progetto fallimentare.

 

Per oggi è tutto, ti lascio il video girato sull’argomento.