Il futuro è la Blockchain!

Il futuro è la Blockchain!

Come funziona e in quali campi ha già un’applicazione significativa? Approfondiamo le potenzialità della tecnologia più dirompente che sia mai stata inventata e i settori della nostra economia nei quali il suo utilizzo, non è più solo teoria ma già una realtà consolidata.

 

Negli ultimi tempi tutti parlano di criptovalute e di bitcoin, ma la cosa più interessante non è la moneta quanto la tecnologia alla base, chiamata Blockchain.
Con il termine “Blockchain” si definisce la tecnologia che è alla base del funzionamento delle criptovalute, per questa ragione, viene comunemente associata al mondo dei pagamenti virtuali. In realtà questo nuovo modo di archiviare le informazioni a potenzialità ben più importanti, che potrebbero essere sfruttate in settori totalmente differenti da quello per cui è diventato famoso.
Sono già diverse le applicazioni di questa tecnologia, dal settore finanziario all’automotive, dall’immobiliare alla sanità, fino alla contabilità aziendale. Anzitutto, per capire quali potrebbero essere le future applicazioni di questa tecnologia bisogna prima comprenderne il funzionamento.

 

Cos’è la blockchain, e come funziona?

 

“Blockchain” è una parola che probabilmente hai già sentito numerose volte in diversi contesti negli ultimi tempi. Probabilmente sei anche a conoscenza che è stata etichettata come una tecnologia dirompente per molti settori della nostra economia.

Una Blockchain è una piattaforma di fiducia distribuita. È la prima tecnologia a superare la necessità di un’autorità centrale o di un organismo, in modo sicuro e trasparente. Il risultato di questa svolta è un livello di efficienza e fiducia precedentemente inconcepibile nel mondo digitale.

Letteralmente Blockchain significa “catena di blocchi” ed è un registro di informazioni condiviso, decentralizzato e distribuito. Più tecnicamente, è un database che, anziché risiedere su un unico server, è strutturato in blocchi immodificabili distribuiti su diversi nodi di una rete.

Il punto di forza della blockchain sta tutto in questo concetto.

Le informazioni inserite nel database si riproducono in tempo reale in tutti i nodi della rete, e i nodi stessi possono in qualsiasi momento verificare la validità delle informazioni inserite.

Si può quindi definire la blockchain come un registro aperto, distribuito tramite tecnologia peer to peer, attraverso il quale tenere traccia delle transazioni fra due parti in maniera verificabile e permanente: infatti i dati di un blocco non possono retroattivamente essere modificati.

Per una più facile comprensione, immaginiamo un blocco come fosse una pagina di un registro cartaceo. Nel momento in cui ho riempito una pagina del registro, per continuare ad annotare informazioni, devo passare alla pagina successiva; ma nascendo come un registro distribuito, le informazioni scritte nei vari blocchi, non sono memorizzate in un solo pc, ma su più macchine collegate tra loro: sono i “nodi”, tutti i computer fisici partecipanti alla blockchain.

Quando si parla di blockchain si intende, quindi, una catena di blocchi di dati che che devono poi essere verificati. La conferma da parte della rete è un meccanismo di garanzia.

Se nel sistema “primitivo” a verificare e garantire una qualsiasi transazione sono le banche, in una blockchain l’intermediario è sostituito da un protocollo di comunicazione in grado di certificare, approvare e archiviare le transazioni che avvengono all’interno della “catena”; come? Basta avere l’ok del 50%+1 dei nodi.

Una volta verificate dalla “rete”, le transazioni vengono archiviate in una sorta di registro pubblico (detto ledger).

La blockchain permette, quindi, di archiviare tutti gli scambi in una sorta di libro contabile condiviso e sicuro: i blocchi, infatti, una volta approvati, sono immodificabili. Attenzione, però: è un processo irreversibile.

La blockchain prevede infatti che, nel caso, debbano essere cambiati tutti i blocchi successivi a quello coinvolto nella prima modifica e, inoltre, serve anche qui il consenso della maggioranza della Rete.

In altre parole, una blockchain è un modo organizzato di strutturare e archiviare dati online. L’innovazione principale è che consente alle informazioni online di essere distribuite, aprendo le porte a un nuovo mondo di possibilità nell’era digitale.

 

Oltre le criptovalute

 

Per un certo periodo la Blockchain è stata confusa, o meglio identificata con “Bitcoin”, ovvero con una declinazione della Blockchain e in particolare con quella che sta alla base della virtual currency o criptomoneta Bitcoin. Forse per quest’ultima ragione la blockchain appare spesso associata a un concetto di monetica, di moneta virtuale e di sistema di pagamento.
Infatti è del 1991 il primo database su una catena di blocchi protetto da crittografia. La prima distribuzione così come oggi la conosciamo è però del 2008 grazie a una persona o gruppo operante con lo pseudonimo di Satoshi Nakatomo.
Nel 2009 la blockchain divenne componente indispensabile per il bitcoin, di cui è tuttora il libro contabile per tutte le transazioni svolte con questa criptovaluta.

Il primo business wallet per pagamenti tradizionali e in criptovalute

In realtà, come vedremo, la blockchain ha un grande valore sia nella straordinaria esperienza Bitcoin sia come piattaforma per la gestione di transazioni e scambi di informazioni e dati anche in settori completamente diversi e lontani dal settore finance.
La blockchain è già entrata nella vita quotidiana di cittadini e imprese, qui di seguito voglio condividere con voi alcuni esempi di settori della nostra economia, in cui questa tecnologia ha contribuito ad un miglioramento in termini di efficienza, trasparenza e diminuzione dei costi relativi ai servizi che venivano già erogati in precedenza.

 

Automotive

 

Due grandi realtà come Psa e Renault hanno già investito nel settore: hanno iniziato lo sviluppo di un libro di manutenzione digitale decentralizzato che tenga traccia di tutte le informazioni sulla storia delle proprie vetture.
Dati riguardanti il chilometraggio, i tagliandi periodici, le riparazioni e gli incidenti verranno registrati e archiviati automaticamente in blockchain.
Questo sistema servirà principalmente a evitare le frodi che spesso affliggono il mercato delle auto usate: avere a disposizione una “storia” certa e aggiornata sulla vita di un’auto rappresenta un valore aggiunto sia per un potenziale acquirente che per un proprietario diligente.
Inoltre il mercato delle automobili, è un mercato per il quale spesso è necessario certificare la proprietà. Ad esempio in Italia, nel mio paese d’origine, Il processo attuale centralizzato (gestito tramite PRA – Pubblico Registro Automobili) è complesso e oneroso.
Applicando la blockchain a questo comparto del settore, chiunque potrebbe accedere e verificare in tempo reale l’effettiva proprietà del bene, con dei costi sensibilmente più bassi.

 

Notariato: compravendita immobiliare, testamenti ed eredità.

 

Supponiamo, per esempio, che la nostra blockchain sia un registro di compravendite immobiliari e che Giovanni voglia vendere un immobile a Maria.

In questo caso, le informazioni da inserire nel database sono tutte quelle relative a questa transazione, come i dati dell’immobile, il suo prezzo di compravendita, le modalità di pagamento, i dati del venditore e dell’acquirente, e così via.

Solitamente questa operazione di trascrizione di queste informazioni nei pubblici registri avviene tramite degli intermediari: i notai e i conservatori. Tutto questo però avviene nello specifico in Italia perché in Inghilterra ad esempio, paese in cui vivo, non esiste la figura del notaio.

 

Il cittadino può comprare o vendere una casa, fare testamento, fondare un’azienda, comprare o vendere un’auto senza mai ricorrere al notaio, affidandosi esclusivamente all’avvocato (ovviamente in base alle esigenze, esistono professionisti specializzati in categorie differenti).

È necessario ricorrere al notaio unicamente per gli atti che devono produrre effetti in un altro Stato, fuori dai confini nazionali (contratti, procure, documentazione societaria quali atti costitutivi e statuti).
Un protocollo basato sulla blockchain potrebbe essere utilizzato per certificare con trasparenza e sicurezza transazioni di questo tipo senza la necessità di alcun intermediario permettendo a venditore ed acquirente di compilare da soli il pubblico registro. In generale, la tecnologia blockchain si presta a essere utilizzata in tutti gli scenari che prevedono l’esistenza di un contratto o di un intermediario.

Ovviamente non voglio dire che la presenza di un intermediario professionale sia un inutile peso, al contrario è proprio la garanzia della qualità e dell’affidabilità del registro, ma allo stesso tempo la blockchain può aiutare lo sviluppo sicuro delle transazioni, laddove la sicurezza è fattore di crescita e di economicità.
Per quanto riguarda testamenti e trasferimenti ereditari, invece, il collegamento di tutti i documenti relativi alle proprietà e ai diritti goduti da una persona defunta attraverso le blockchain darebbero agli esecutori testamentari l’accesso a un pool di dati più affidabile e verificabile rispetto ai sistemi attuali, in cui moltissimi documenti cartacei provenienti da ambienti diversi devono essere ordinati e catalogati, per determinarne la veridicità.

 

Assicurazioni

 

L’uso delle Blockchain nell’universo delle assicurazioni ha il potenziale per automatizzare numerosi processi, come la gestione dei reclami, permettendo così di ridurre i costi associati.
Come? L’utilizzo più promettente è quello che fa riferimento agli smart contract.
Gli Smart contract sono contratti automatizzati che funzionano in maniera simile agli accordi scritti. Costituiscono, infatti, delle intese aventi validità legale basate su un concordato di termini e condizioni.
La differenza rispetto ai classici contratti per iscritto, risiede nel fatto di essere programmate elettronicamente e basate su registri distribuiti, cosa questa che permette di attivare automaticamente determinate azioni – come un pagamento – non appena vengono riscontrate le condizioni concordate, senza la necessità di verifiche indipendenti o procedure manuali.

Questa tecnologia renderebbe più efficienti i processi transattivi nella gestione dei sinistri, riducendo notevolmente tempi e costi.

Ad esempio nel settore “assicurazioni viaggi”, l’arrivo in ritardo di un volo, confermato dai dati dell’aereoporto, innesca un risarcimento automatico direttamente sul conto della persona assicurata, nel momento in cui questa arriva a destinazione.

 

Sanità

 

L’assistenza sanitaria è generalmente un settore fortemente regolamentato in termini di privacy per ovvie ragioni. Le informazioni sanitarie personali, insieme a tutti gli altri dati (date di nascita, numeri di previdenza sociale, dati di pagamento, ecc.) rappresentano alcune delle informazioni più protette del pianeta.

Allo stesso tempo però le istituzioni sanitarie soffrono dell’incapacità cronica di condividere in modo sicuro i dati tra le diverse piattaforme e istituzioni. Sorge spesso la necessità tra gli operatori sanitari di condividere tra loro le informazioni sui singoli pazienti, ad esempio quando un paziente viene trasferito in un’altra clinica.
Iscrivere le cartelle sanitarie dei pazienti in blockchain ad esempio, permetterebbe di far convogliare i dati all’interno di un unico registro consultabile all’occorrenza da chi ne ha necessità in tutto il mondo, ovviamente nel massimo rispetto della privacy perché si potrebbe accedere solo attraverso la chiave privata del paziente.
Questo favorirebbe una migliore collaborazione tra gli enti e in buona sostanza, una maggior probabilità di stilare diagnosi accurate, una maggior probabilità di optare per trattamenti efficaci e, più in generale, un aumento della capacità complessiva dei sistemi sanitari di fornire una buona assistenza.
La blockchain applicata al settore della sanità permetterebbe a ospedali, contribuenti e altre strutture sanitarie di condividere l’accesso ai loro network senza compromettere la sicurezza e l’integrità dei dati.

 

Contabilità aziendale

 

Perchè non portare i flussi aziendali in Blockchain?

La Blockchain è di fatto un grande libro mastro e permette di avere un registro elettronico pubblico, decentralizzato e indipendente da Stati e/o banche, all’interno del quale poter iscrivere informazioni, nella più totale trasparenza e con la massima riservatezza.
Da sempre, proprio la trasparenza sui bilanci aziendali è un tema “caldo”, considerato il peso che le informazioni contenute all’interno dei bilanci hanno per la vita di un’azienda. Portare i flussi aziendali in un registro distribuito potrebbe aiutare a fronteggiare e di fatto risolvere tutti i problemi collegati al riciclaggio o alle fatture false.
Infatti, se le fatture emesse in tutto il mondo venissero registrate all’interno dello stesso registro, un registro senza barriere, e completamente trustless, avremmo in un colpo solo risolto tutti i problemi di emissione di fatture false, o quanto meno le autorità potrebbero facilmente controllare le transazioni economiche di tutte le aziende del mondo.

In questa direzione sta già andando Xriba, progetto che sta per portare tutte le aziende verso l’automazione delle registrazioni contabili attraverso l’utilizzo della Blockchain e dell’Intelligenza Artificiale.

 

Pagamenti e trasferimenti di denaro

 

In un recente report pubblicato sulla rivista Forbes, il World Economic Forum ha sostenuto che le tecnologie di pagamento decentrate – come Bitcoin stessa – potrebbero trasformare le aziende che operano nel comparto dei trasferimenti di denaro, un settore rimasto statico nell’ultimo secolo.

La Blockchain rende possibile creare un flusso di pagamento più diretto tra chi versa le somme e i beneficiari, a tariffe ultra-economiche e a velocità quasi istantanea. Questo ha un vasto campo d’applicazione, in quanto soprattutto gli imprenditori e le aziende, molto spesso hanno bisogno di effettuare transazioni in modo semplice e veloce.

XribaPay ad esempio, software sviluppato sul protocollo Xriba, è la prima piattaforma di pagamento che consentirà alle aziende di condurre transazioni finanziarie in criptovaluta e moneta fiat, riconciliando il pagamento nella loro contabilità e registrando tutto in blockchain.

 

Blockchain, odi et amo.

 

Indipendentemente da cosa si possa pensare della Blockchain, dal fatto che possa piacere o non piacere, che la si possa odiare o amare, è una delle 10 tecnologie destinate a cambiare il nostro futuro e il futuro del business nei prossimi anni.

Se sei un imprenditore, credo valga la pena dedicare parte del tuo tempo all’approfondimento di questo nuovo mondo. Credo fortemente che sia il momento di imparare tutto ciò che si possa, su questa tecnologia.

Questo magari ti consentirà di cogliere delle interessanti opportunità di business, o in settori dove la blockchain è già arrivata oppure in altri dove non lo è ancora. Viviamo in un periodo storico in cui stiamo poggiando le basi per questo fenomeno dirompente, quindi le opportunità di business future sono interessanti e notevoli.

È ancora presto. C’è ancora molto da migliorare, sviluppare, capire. Ma il cambiamento sarà più veloce di quello che ci aspettiamo.

E probabilmente quando accadrà non riusciremo ancora a capire cosa sia successo.

 

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